Divisione ereditaria: come si suddivide l’eredità tra gli eredi
Cos’è la divisione ereditaria e qual è la sua funzione
La
divisione ereditaria è l’operazione successiva all’accettazione dell’eredità e serve a determinare come e a chi vanno i beni del defunto: immobili, conti correnti, beni mobili, titoli, ecc.
Il nostro Codice Civile prevede due principali modalità di divisione:
- Divisione volontaria: quando tutti gli eredi trovano un accordo su come ripartire l’eredità.
- Divisione giudiziale: quando manca un accordo e si rende necessario l’intervento del giudice.
Divisione volontaria dell’eredità
Quando tra gli
eredi
c’è intesa, è possibile procedere con una
divisione consensuale dell’eredità. In questo caso non è necessario il tribunale, ma l’accordo deve comunque rispettare la legge. Se sono presenti beni immobili, l’atto di divisione va redatto da un notaio e registrato per essere valido.
Gli eredi possono scegliere di:
- suddividere i beni in natura (attribuendo beni specifici a ciascuno);
- compensare con somme di denaro, se necessario per bilanciare le quote.
Divisione Giudiziale dell’Eredità
Se tra gli eredi non c’è accordo, uno o più di loro possono avviare una causa di divisione ereditaria. In questo caso, sarà il giudice a stabilire come suddividere il patrimonio, tenendo conto del valore dei beni, delle quote ereditarie e delle eventuali volontà testamentarie.
Il tribunale può anche disporre la vendita all’asta dei beni indivisibili, distribuendo poi il ricavato tra gli eredi.
Le Principali Modalità di Divisione Ereditaria
A seconda della natura e del valore del patrimonio, la divisione può avvenire in tre modi principali:
- Divisione in natura: ogni erede riceve un bene specifico (es. una casa, un’auto, denaro liquido).
- Divisione per quote: ciascuno ottiene una quota del valore totale, eventualmente compensata in denaro.
- Divisione con vendita dei beni: se non è possibile dividere direttamente, i beni vengono venduti e il ricavato distribuito.
Il Diritto alla Quota di Legittima
Attenzione: la legge italiana tutela alcuni eredi legittimari (figli, coniuge, e in certi casi i genitori), riservando loro una quota minima dell’eredità, anche contro le volontà espresse nel testamento.
Se questa quota viene lesa, l’erede può ricorrere all’azione di riduzione, per ottenere quanto gli spetta di diritto.
Aspetti Fiscali della Divisione Ereditaria
La divisione dell’eredità comporta anche delle conseguenze fiscali. Gli eredi sono tenuti al pagamento dell’imposta di successione, calcolata in base al valore dell’eredità e al grado di parentela con il defunto.
In caso di vendita o trasferimento di beni, possono applicarsi:
- plusvalenze su eventuali guadagni;
- imposte di registro, ipotecarie e catastali.
Le Difficoltà Più Comuni nella Divisione Ereditaria
La divisione ereditaria può rivelarsi complessa, soprattutto in presenza di:
- disaccordi tra gli eredi;
- beni difficili da valutare (es. immobili, opere d’arte, aziende);
- beni indivisibili, che rendono necessaria la vendita.
In questi casi è consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in successioni, per evitare conflitti, lungaggini o errori fiscali.
Conclusioni
La divisione ereditaria è l’ultimo passo del percorso successorio, ma anche il più delicato. Che sia consensuale o giudiziale, è fondamentale rispettare i diritti di tutti gli eredi e seguire le norme previste dalla legge.
Se hai dubbi o sei coinvolto in una successione, rivolgiti a un avvocato esperto in eredità e successioni per tutelare i tuoi interessi ed evitare complicazioni.





